I 5 pilastri per la cura della neomamma

È tempo di rivedere quello che le antiche culture tradizionali 
nel mondo hanno da insegnarci. Ignorando le loro pratiche e negando loro un posto nel corpo delle conoscenze dell’umanità, ci tagliamo fuori dalla più grande sperimentazione indipendente del resto del mondo. E ci vorrà un fondo di ricerca incredibilmente più alto di quello che alcuna fondazione o governo potrà mai offrire, per replicare tutti gli esperimenti che sono stati fatti nei millenni in cui le donne hanno partorito in questo pianeta”. 
Judith Goldsmith, National Organization Women 

Le culture tradizionali di tutto il mondo da millenni dedicano alle nuove madri un lungo periodo di cura e protezione dopo la nascita del loro bambino. Per i primi 40 giorni o sei settimane circa le puerpere tradizionalmente vengono accudite con prescrizioni, trattamenti, cibi particolari e rituali, tutti incentrati sulla necessità di proteggere la vulnerabilità della neomamma, aiutarla a guarire, fortificarla nel corpo e nello spirito e onorare il suo nuovo ruolo.

Come donne e uomini di Paesi moderni e industrializzati a volte ci comportiamo come se non avessimo nulla da imparare dai Paesi meno sviluppati e ancora legati alla tradizione, eppure molte di queste culture stanno tenendo in vita un sapere antico di millenni estremamente importante e di grande valore per la cura delle neo madri.
Infatti, secondo la ricerca antropologica di Stern e Kruckman (1983), in questi luoghi i disordini tipicamente collegati al post parto, incluso il famoso “baby blues” che pare colpire il 70% delle donne occidentali, sono praticamente inesistenti. 
Stern e Kruckman evidenziano come le culture con una bassa incidenza di depressione e disturbi dell’umore nel post parto hanno tutte dei protocolli e rituali per supportare le neo madri, con profonde similitudini tra loro.

Dall’India al Messico, dalla Russia all’Indonesia, dalla Cina alla Costa d’Avorio e in oltre 200 tradizioni osservate, insieme alle ovvie differenze culturali, si vedono emergere 5 temi identici.
5 pilastri che possiamo quindi definire “universali”, che nascono dalla comprensione profonda, generata in millenni di storia ed esperimenti, delle necessità fisiologiche della donna nel post parto e che sono il tentativo delle diverse comunità di rispondere a queste necessità.
In tutto questo c’è l’universale presa di coscienza dell’enorme lavoro che la donna compie nel crescere dentro di sé la vita e nel darla alla luce, ed è per questo che le cure nel post parto furono da sempre considerate una vera e propria necessità  – il modo per sostenere la salute delle madri della comunità e renderle capaci di crescere le future generazioni nel modo migliore. Perché accadeva tutto questo?
Non è per mera generosità e buon cuore che la puerpera è ed è stata sostenuta, curata, protetta di generazione in generazione per millenni, ma per responsabilità, saggezza e lungimiranza verso il futuro collettivo e la sopravvivenza della specie. 

foto di Jenny Nelson
Le 5 necessità nel post parto

1. Un esteso periodo di riposo e protezione
Anche conosciuto come quarantena, il mese d’oro, la sacra finestra, stare seduta per un mese. Nei primi 40 giorni la madre e il bambino hanno bisogno di restare appartati. La madre ha bisogno di riposare e il suo sistema nervoso ha bisogno di essere protetto. 

2. Nutrimento
La neomamma ha bisogno di tanta idratazione e di una grande abbondanza di cibi caldi o a temperatura ambiente (nulla di freddo), ricchi di collagene, grassi e nutrienti per rigenerare i tessuti, ricostituire il sangue perso, ritrovare la forza e sostenere l’allattamento. Il cibo le viene preparato giornalmente da un’altra donna della famiglia o della comunità e rappresenta un aspetto fondamentale del suo recupero. 

3. Calore
Una donna va tenuta “al caldo” dopo il parto per rinvigorire la sua energia e ripristinare la forza vitale. 
Il calore permette ai tessuti di espandersi, facilitando il movimento del sangue e della linfa, entrambi promotori di guarigione.
Il calore nel post parto facilita anche la produzione di ossitocina, anch’essa importante per i processi di guarigione, ma anche per il riflesso di emissione del latte e i comportamenti materni. Inoltre la madre è la principale fonte di termoregolazione del bambino fino a che lui avrà 5-9 mesi di vita e comincerà ad essere in grado di regolare autonomamente la propria temperatura corporea.

4. Un tocco amorevole
Il massaggio e il tocco amorevole assiste la donna nel processo di rigenerazione del corpo e di integrazione dopo il parto. 
Il contatto e l’atto di ricevere sono necessari alla neo madre per ripristinare l’equilibrio in un momento in cui lei sta dando (cure, presenza, attenzione, nutrimento) più che in tutta la sua vita, giorno dopo giorno, 24 ore su 24. 
Il tocco è un modo per nutrirla nel profondo, rilassare il suo sistema nervoso, abbassare i livelli di stress e favorire il rilascio di ossitocina, senza stimolare la sua neocorteccia che potrebbe invece inibirla.

5. La comunità e il contatto con donne sagge
Familiari, ostetriche, doule, altre madri. Le donne nel post parto non devono essere lasciate da sole. Proprio come è insensata l’idea di lasciare da solo un neonato per lunghi periodi di tempo, allo stesso modo è insensato farlo con una neo mamma.

Come sarebbe diverso il mondo se tutte le neo madri fossero accudite e nutrite in questo modo? 

La comunità: la necessità primaria 

“Quando comprendiamo veramente qualcosa e le sue implicazioni, è più probabile che gli diamo valore e ce ne prendiamo cura. Credo che quando comprenderemo la fisiologia del post parto e in che modo questa influenza la nostra salute per tutta la vita come donne e quella dei nostri figli, faremo della cura nel post parto una priorità”.
Rachelle Garcia Seliga

La necessità di una comunità attorno alla neo madre è la più importante tra tutte e il punto di partenza, poiché in assenza di essa le precedenti 4 (poter riposare, mangiare cibi sani e nutrienti, ricevere calore e tocco amorevole) non possono accadere. 
Alla maggior parte delle persone nel mondo contemporaneo manca la comunità. Pertanto, per reintegrare la cura nel post parto nel nostro modo di vivere collettivo – come sarebbe importante accadesse – è fondamentale prima di tutto ricreare o fortificare il senso di COMUNITÀ e il supporto attorno alle neo famiglie. 

“La comunità è il nostro rimedio, la nostra ricetta per prevenire molte malattie e disagi moderni”. Rachelle Garcia Seliga

Nel periodo del post parto avere una comunità, una rete di supporto, significa: avere accanto persone con le quali la madre si sente bene e al sicuro, che staranno con lei ogni giorno nel periodo dopo la nascita. 
Quando le madri si sentono bene e al sicuro, sono in grado di lasciar andare la loro iper-vigilanza, e possono permettere al loro sistema nervoso di auto-regolarsi. 
La regolazione del sistema nervoso consente all’energia del corpo di essere impiegata nella guarigione, nel legame di attaccamento e nell’allattamento, e non nei meccanismi di difesa, allerta e/o dissociazione.

La salute materna forgia la strada per il benessere del bambino, della famiglia, e in ultimo della comunità, proteggerla è importante come proteggere la terra che ci nutre, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo. Possiamo dire che la negligenza nei confronti delle madri contemporanee, riflette la stessa cecità e noncuranza che collettivamente nutriamo rispetto l’ambiente e la Terra.  

Mettere al centro le MADRI è mettere le cose nel “giusto ordine”, poichè la salute di TUTTI è contingente alla salute delle Madri.
Loro sono la Matrice e l’impronta delle future generazioni.
E’ il momento di iniziare ad occuparcene tutti, in nome di un futuro migliore. 


Fonti:
Allison, Jenny. Golden Month: Caring for the World’s Mothers After Childbirth. Beatnik Publishing
Johnson, Kimberly Ann. The Fourth Trimester: A Postpartum Guide to Healing Your Body, Balancing Your Emotions, and Restoring Your Vitality. Shambhala Ed.
Lim, R. After the Baby’s Birth: A woman’s way to wellness. Berkeley, CA: Celestial Arts.
Stern, G. & Kruckman, L. Multidisciplinary perspectives on postpartum depression: An anthropological critique. Social Science and Medicine, 17, 1027-1041.
Webber, S. Supporting the postpartum family. The Doula, 23, 16-17.

Foto centrale di Jenny Nelson, pubblicata in The First Forty Days: The Essential Art of Nourishing the New Mother, Heng Ou, Amely Greeven.

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