Anatomia del post parto

Dopo la nascita del bambino, il corpo della donna “inverte la rotta” e inizia il delicato e dispendioso processo di ritorno al suo stato di “pre-gravidanza”.

Questo periodo in medicina viene chiamato post parto, puerperio o periodo postnatale, e dura all’incirca sei settimane. Altre volte viene chiamato anche il “quarto trimestre”, ad indicare che il processo iniziato nel corpo della donna con il concepimento del suo bambino, non termina nel momento della nascita, ma continua e impiega dalle sei settimane ai tre mesi dopo il parto per completarsi. 

Questo è un periodo di grandi cambiamenti per la neo madre, in cui si trova non solo a recuperare le forze dopo la fatica del travaglio, guarire eventuali ferite, e in caso di epidurale o parto cesareo gli effetti dell’intervento, ma anche ad affrontare importanti assestamenti sia emotivi, che sociali e spirituali. 

IL CORPO E LA MENTE DELLA NEOMAMMA

A livello fisico, una volta che la placenta è espulsa la donna inizia a tornare al suo stato ormonale precedente alla gravidanza e si prepara all’allattamento. Nella prima settimana avviene un crollo dei livelli di progesterone ed estrogeni, molti dei quali erano contenuti nella placenta, mentre avviene un’impennata di ossitocina e prolattina, ormoni legati all’allattamento e al legame di attaccamento madre-figlio. Questi cambiamenti sono associati anche ad una riduzione dei livelli di serotonina, neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, i quali possono impiegare anche un anno e oltre, dopo il parto, per tornare alla normalità. In particolare se la madre è stressata o esausta per il troppo lavoro, la privazione di sonno e lo scarso nutrimento. 

In questa fase, a causa di tutti questi cambiamenti repentini nell’organismo, quasi il 70% delle neomamme attraversa un periodo temporaneo di disturbi dell’umore, comunemente chiamato “baby blues”. Un disturbo transitorio e di breve durata in cui ci si sente malinconiche, inquiete e a volte un pò inadeguate.

Insieme ai cambiamenti ormonali ci sono in atto anche grandi cambiamenti a livello fisico, con l’utero che lentamente ritorna alle sue dimensioni originali, la cervice, la vagina e il perineo che guariscono dalle lesioni, e nel caso di parto cesareo la cicatrice che si rimargina. 

Anche i cambiamenti strutturali avvenuti durante la gravidanza persistono per settimane dopo la nascita del bambino e lentamente iniziano il processo di ritorno alla loro condizione originaria. Le costole, il bacino, le anche e altre articolazioni sono espanse per aver fatto spazio al feto, i legamenti e le cartilagini sono allentate, i piedi, le caviglie, e le ginocchia possono aver cambiato allineamento a causa degli aggiustamenti posturali della gravidanza, come, per lo stesso motivo, possono esserci lombalgie e mal di schiena. 

Inoltre, durante la gestazione sono modificati la respirazione, il processo digestivo (rallentato molto dagli alti livelli di progesterone) e il sistema cardiovascolare. Tutto ha bisogno dolcemente di essere riattivato e riequilibrato dopo il parto. 

Ma anche il cervello della donna cambia con la maternità! Recentemente le neuroscienze hanno visto come anche il cervello si modifichi per abbracciare il nuovo ruolo di mamma, da un lato diminuendo le funzioni logico-cognitive (ecco perché ci si sente così smemorate e poco lucide) e aumentando invece quelle legate all’empatia e alla compassione. Dall’altro lato entrando in una fase di grande neuroplasticità per  predisporsi all’apprendimento di cose nuove.

In lingua anglosassone esiste un vero e proprio termine per identificare il cervello in questa fase della maternità: Baby Brain. In questo periodo, infatti, il cervello della donna diventa molto flessibile e in grado di sostituire vecchi pattern con nuovi, modificare atteggiamenti, pensieri e modi di fare, potremmo dire che diventa in grado di  “riprogrammarsi”. Una trasformazione è in atto.

LO SPIRITO DELLA NEOMAMMA

Anche a livello spirituale la neomamma vive una condizione molto particolare.

In molte tradizioni si dice che una donna dopo la nascita del suo primo figlio raggiunga la sua massima bellezza. L’energia e il sangue scorsi attraverso di lei nel parto hanno provocato una pulizia profonda e un rafforzamento del suo spirito, grazie alla grande prova del dare alla luce un bambino. Secondo questa saggezza antica, partorendo le donne hanno il privilegio di connettersi con la Sorgente della Vita, e il potere di questo contatto le rende bellissime. 

Allo stesso tempo, però, dopo il parto il loro spirito è anche vulnerabile e facilmente turbabile. L’intero organismo materno, nella fase finale della gravidanza e nel travaglio, inizia ad aprirsi con un lento e progressivo processo, che trova il suo apice nel momento della nascita: l’apertura somma del corpo e dello spirito. Per questo in Brasile e in molte altre parti del mondo, le puerpere sono considerate essere totalmente “aperte”, e il periodo di riposo di 40 giorni dopo il parto viene chiamato in portoghese resguardo, protezione dal mondo.

Per la Medicina Tradizionale Cinese, il partorire e l’innamorarsi del proprio bambino permette un’apertura unica del Cuore, inteso non solo come organo fisico, ma come centro energetico sede dello shen (spirito o coscienza). Questa apertura del Cuore ha la potenzialità di nutrire lo spirito della madre, quello del bambino e di tutti quelli vicini alla madre, ma perchè questo accada si dice serva un ambiente quieto e calmo, in cui la madre e il bambino possono stare in pace, senza essere eccessivamente disturbati.

Il lavoro sotterraneo che avviene nell’organismo femminile nel post parto è enorme su tutti i livelli. 

Una neomamma è più vulnerabile in questo momento di quanto comunemente si pensi, e il suo corpo, la sua mente e il suo spirito hanno necessità uniche. Una donna dopo il parto ha bisogno di riposo, di amore, di cure e di tranquillità, perché non è tornata come “prima” come ci siamo abituati credere, è invece nel bel mezzo di una delle trasformazioni più grandi e repentine della sua vita! 

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